“Un inchino riverente all’infanzia”. La visione della vita in Maria Montessori. Continua la rassegna di eventi #Bettinforma

Con “un inchino riverente all’infanzia” prosegue il percorso di incontri Bettinforma che ieri, 9 gennaio, presso la sala conferenze del MITI, ha ospitato la dott.ssa Ebe Francioni, presidente dell’Associazione Montessori di Ancona, Dirigente Scolastica operosa, donna di cultura gentile e sensibilità profonda. 

Partendo da una presentazione delle tappe fondamentali della vita di Maria Montessori la dott.ssa Francioni ha permesso ai presenti l’incontro con una figura di grande spessore umano, scientifico e sociale, rivelando la visione poetica che Ella aveva della vita, visione che sostiene e sorregge tutta la strutturazione del suo “metodo”. 

Nel pensiero e nella pratica montessoriani l’AMORE per l’infanzia si coniuga con l’accurata CONOSCENZA dell’animo umano e del mondo, generando un profondo RISPETTO per ogni essere vivente. La visione cosmica della realtà propria della Montessori educa alla ricerca e alla scoperta delle interconnessioni: “tutto è collegato e ciò che interessa è sapersi orientare tra queste correlazioni”, rivelare i rapporti tra le cose significa costruire una conoscenza profonda, consapevole e duratura. In questa ricerca nulla rimane indietro, perché attraverso l’osservazione scientifica la Montessori scopre con ampio anticipo tutto ciò che oggi è confermato dalle neuroscienze, cioè che l’apprendimento passa dal corpo: per i bambini specialmente dalla mano, “organo dell’intelligenza”, e per i ragazzi dalle gambe. Nasce da sé, dunque, la necessità di pensare e realizzare un ambiente educante misurato sulle reali modalità di apprendimento del bambino e del ragazzo.

Il dirigente Francesco Lucantoni, ringraziando la dott.ssa Francioni per la coinvolgente profondità dell’intervento, ha sottolineato l’attualità della proposta montessoriana e il modo attraverso cui molte delle caratteristiche proprie del “metodo Montessori” siano poi state assorbite dalle indicazioni ministeriali e rappresentino dei punti di riferimento per la progettazione dell’azione didattico-educativa dell’Istituto Betti: la trasformazione delle aule in ambienti di apprendimento, il passaggio dalle discipline a una didattica per competenze che preveda l’interdisciplinarità, l’utilizzo del curriculo a spirale, la necessità di tempi di apprendimento più distesi che determina le scelte di articolazione e organizzazione oraria della scuola.

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